SCUOLA

Salve ragazzi, la scuola riparte come ogni anno. Le solite discussioni del tipo "UFFA! E' finita l'estate! ..." le voglio lasciare da parte. Adesso cercherò di farvi cambiare opinione sul rientro a scuola. Lo so che è difficile, ma ci proverò. Nella vita bisogna sempre fare qualcosa, e per fare qualcosa non intendo dire kazzeggiare per il corso con gli amici. E' certamente bello passare delle belle giornate con gli amici, senza il pensiero di studiare. Ho imparato a capire il motivo di tutto questo. La scuola è obbligatoria fino ad una certa età (mi sembra 18 anni) per il semplice motivo che lo Stato Italiano già ha i suoi problemi con la disoccupazione giovanile, cioè per i ragazzi laureati di 24-28 anni. Credo che questo sia un motivo valido, ma non è l'unico. Un ragazzo oggi a scuola non impara la cultura perchè negli ultimi anni è troppo cambiata la scuola; questa è una fortuna. Infatti secondo la mia opinione, condivisa da molti, la scuola deve essere "solo" un meccanismo che permette ai giovani di maturare e crescere nel modo migliore. La scuola ha l'obbligo di indirizzare i ragazzi nella loro via. Non sempre però ci riesce. Questo perchè ci sono i professori. Il bello del rientro a scuola è rivedere tutti gli amici, il contatto con qualcosa che ti appartiene. Il brutto del rientro a scuola, invece, sono le chiacchiere dei professori che si lamentano che in tre mesi non abbiamo aperto i libri. Come vi dicevo prima ho imparato a capire il motivo di tutto questo. Ogni età ha la sua mentalità, ma qualche volta la mentalità di un ragazzo coincide perfettamente con quella di un adulto. Dipende anche dalla situazione, naturalmente. Quando si torna a scuola si vede tutto sotto un'aspetto negativo perchè già si immagina cosa bisognerà fare per i prossimi mesi, si torna alla vita scolastica monotona più che mai. L'estate invece è un'altra cosa: esci e non sai dove stai andando e chi incontrerai; puoi andare in vacanza con la famiglia, puoi fare tutto quello che avresti voluto fare quando non avevi tempo. Sicuramente almeno una volta vi siete chiesti "ma perchè l'estate non dura tutto l'anno?" Non crediate che sia positivo. Può anche capitare che uno si rompe di non fare niente; qualche volta capita anche a me, ma è importante avere degli obiettivi. Il mio, quello per cui faccio certe cose, è quello di divertirmi. Negli ultimi anni ho imparato a farlo anche durante la vita scolastica: altro che cultura! Io non studio per imparare, studio per crescere. Mi diverte conoscere delle cose simpatiche e non penso all'utilità che mi potrà dare in futuro, perchè è il presente quello che vivo adesso. Credo che bisogna sempre vivere con delle difficoltà da superare: la scuola di solito per molti è una rottura perchè è vista come una difficoltà da superare. Per me non è così, ma se per voi è qualcosa del genere dovete trovare il metodo di superare l'ostacolo. Provate a studiare per voi e non per quel voto che per anni e anni vi tormenta. Ogni tanto chiedetevi perchè non volete tornare a scuola e cercate di capire se si può modificare la vostra idea. La scuola dipende dagli alunni. Tutte queste riforme scolastiche in questi ultimi anni hanno creato molto caos. Io credo che se riforma deve essere, allora deve essere fatta dagli alunni. Altrimenti è solo una presa in giro, come tutte quelle proteste che noi studenti facciamo prima del Natale: che pagliacciata! Non vi nascondo però che io personalmente sono sempre stato favorevole e vi spiego anche il motivo: durante la mia prima okkupazione mi sono divertito da matti e ho ricevuto molti più insegnamenti di quanto la scuola non mi abbia dato nel resto dell'anno scolastico. Sono cresciuto, sono maturato, ho visto il mondo da un altro punto di vista, mi sono confrontato con persone adulte: è stato bello! Un' esperienza molto positiva che mi ha caratterizzato. Oggi avendo 18 anni ho ampliato le mie conoscenze e il giorno di vita scolastica è diventato momento di riflessione per crescere: riflettere su un'interrogazione o su un compito e chiedersi perchè è andato bene o perchè è andato male; riflettere sul comportamento di un prof.; riflettere su una circolare del preside. Entrare alla 2° ora, parlare con il bidello e capire che hai ricevuto una lezione di vita (molto più importante di mille lezioni di latino!) da una persona che sta lì per pulire: un'esperienza indimendicabile che non vi racconto. Spero che non odierete più la scuola, al contrario dovete prendere ciò che vi può interessare. Ciao

Cosa c'è che non va nelle scuole? : Mandatemi le vostre opinioni nella mia e-mail

massimiliano_friz@yahoo.it